IL NOSTRO EQUIPAGGIAMENTO
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DESCRIZIONE
Escursione al Colbricon: tra laghi cristallini e memorie belliche.
Inquadramento geografico
Ci troviamo nel cuore del Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino, una delle aree protette più affascinanti delle Dolomiti. Il nostro punto di partenza è situato a breve distanza da Passo Rolle, dove le due vette gemelle del Colbricon si ergono maestose. Parte integrante del Gruppo del Lagorai, queste cime segnano l'estremo confine nord-orientale del gruppo, incastonate in un paesaggio montano di rara bellezza.
Escursione
Questo emozionante giro ad anello offre un'esperienza escursionistica unica, che richiede sicurezza nei passi, specialmente nel tratto sommitale, consigliato a escursionisti esperti. Il panorama lungo il percorso è straordinario, caratterizzato dal contrasto netto tra le rocce granitiche scure del Lagorai e le tonalità chiare delle Dolomiti circostanti. La vista spazia dalle vicine Pale di San Martino ai gruppi del Latemar, del Catinaccio, fino a raggiungere il Sassopiatto e il Sassolungo. La via normale che conduce alle due cime si snoda lungo il versante settentrionale, attraversando pietraie e roccette di primo grado, che aggiungono un pizzico di avventura all'escursione. I due Laghi di Colbricon, che si incontrano lungo il percorso, meritano una sosta: le loro acque cristalline, incorniciate dalle montagne, offrono uno spettacolo di rara serenità.
Storia
L’escursione al Colbricon non è solo un viaggio nella natura, ma anche un’immersione nella storia della Prima Guerra Mondiale. Il percorso attraversa antiche postazioni militari, insediamenti fortificati e gallerie scavate nella roccia, testimoniando i feroci combattimenti che si svolsero su queste cime. Qui, l'esercito italiano e quello austro-ungarico si fronteggiarono aspramente, spesso ricorrendo a baionette e mine. Nell'estate del 1916, l'esercito italiano, guidato anche dalle indicazioni preziose della guida alpina del Primiero, Michele Bettega, riuscì a conquistare le cime strategiche del Colbricon orientale e della Cavallazza. La presa del Colbricon occidentale, ottenuta con ardite azioni di scalata nell'ottobre dello stesso anno, fu un ulteriore segno di quanto fossero determinanti le operazioni in alta quota. Nel 1917, la guerra di mine raggiunse il suo apice su queste montagne: la prima mina italiana esplose in aprile, seguita da altre, mentre gli austriaci risposero con attacchi improvvisi e fulminei. Nonostante la devastazione e le numerose vittime, le posizioni rimasero invariate fino alla ritirata italiana nell'ottobre 1917, dopo la disfatta di Caporetto.
PERCORSO
Dal parcheggio di Malga Rolle (1898 m) si attraversa la strada asfaltata e si imbocca il sentiero 348. Dopo pochissimo tempo si arriva alla Busa Ferrari (1880 m) dove si trova il Ristoro La Baita. Si prosegue e si arriva al Rifugio Colbricon con i due omonimi laghi (1930 m). Si aggira il lago più grande e si arriva al Passo di Colbricon (1908 m). Ora si segue il segnavia 349 e a quota 2350 m circa si devia a sinistra, inizio del “Sentiero attrezzato Achille Gadler”. Attenzione al bivio, perché non è segnalato ed è poco visibile. Arrivati alla cima del Colbricon Est (2602 m) si ritorna per un po’ sui propri passi e poi si devia a sinistra. Adesso si va verso il Colbricon Ovest. Attenzione al bivio che sale a sinistra: l’unica indicazione che compare è “Targa Aldo” scritta su un sasso. Arrivati alla vetta (2602 m) si ritorna indietro fino al bivio e poi si va a sinistra a Forcella di Ceremana (2428 m). Prima di arrivare alla forcella c’è da superare una scala metallica di 10 m e un tratto attrezzato con cordino metallico. Dalla forcella si scende per il 337, si arriva al Rifugio Punta Ces (2230 m) e poi si scende in Val Bonetta. Al bivio si tiene la sinistra e si ritorna a Passo di Colbricon, ai Laghi di Colbricon e al punto di partenza, segnavia 10 e 348.
DATA ESCURSIONE
10 agosto 2024
PUNTO DI PARTENZA
Malga Rolle
PUNTO RISTORO
Rifugio Colbricon
SUGGERIMENTI DELL’AUTORE
Per salire alle due cime serve passo fermo, assenza di vertigine e una minima capacità di arrampicarsi su roccette.
CONSIGLI PER LA SICUREZZA
La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Quindi, prima di partire, consultate gli uffici turistici competenti e/o i rifugi di riferimento.
Le nostre tracce GPX sono solo indicative, cioè il percorso è stato effettuato al meglio con le condizioni dei sentieri e meteo di quella giornata. Quindi valutate sempre in loco il da farsi.
Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete.
È opportuno lasciare detto a qualcuno l’itinerario che intendete fare.
Ricordatevi che il numero d’emergenza è il 112.
ATTREZZATURA
Si raccomanda di avere l’attrezzatura idonea al percorso, alle condizioni meteo e alla stagione: giacca antivento e/o antipioggia, mappa e/o dispositivo GPS, occhiali, crema solare, scarponi, kit di primo soccorso, abbigliamento specifico, guanti, zaino con cibo e bevande.
MAPPE E CARTINE CONSIGLIATE
Tabacco 06 Val di Fassa e Dolomiti Fassane
LINK INTERESSANTI
https://www.trentinograndeguerra.it/
COME ARRIVARE
Da Predazzo SS50 fino al Malga Rolle (1,2 km prima del Passo Rolle)
PARCHEGGIO
Presso la Malga Rolle
Coordinate GPS: 46.295927, 11.776282